Descrizione
GIN&GENIO (titolo originale: A gin-pissing-raw-meat-dual-carburetor-V8-son-of-a-bitch from Los Angeles) raccoglie una selezione di poesie scritte da Dan Fante nell’arco di quasi vent’anni.
Si tratta di un omaggio, tra il tenero e l’incazzato, alla memoria di Nicholas Fante, fratello maggiore di Dan, vittima dell’alcol. È un appello a non buttarsi via, a non sprecare il talento. Un messaggio di speranza da parte di chi, non solo è sopravvissuto all’inferno, ma ne ha fatto scrittura viva, ruvida di scomode verità. Nei suoi versi Fante jr racconta di una Los Angeles detestata e amata e di un’Italia che a tratti lo commuove, a tratti lo esaspera. Scrive di donne che gli hanno rovinato la vita, di buchi neri dovuti al gin e alla droga, di pensieri ossessivi e di sesso malato. Scorrendo le pagine ci s’imbatte a più riprese nel fantasma di John Fante. Il rumore dei tasti della vecchia Smith Corona del padre è per Dan un monito a non rinunciare, a credere nella scrittura come unica via. Fante ha dalla sua la rabbia e la disperazione come motori e stimoli alla creazione, ma non solo. C’è la fede, tutta laica, in un disegno superiore, in una spiritualità non sconnessa dal mondo.
Dan Fante poeta oscilla, nelle tematiche e nello stile, tra i risvolti crudi e quelli morbidi della vita. L’ironia bonaria non rende mai patetico il racconto della sofferenza. Lo slang sposa i non rari voli lirici. Ne nascono immagini vivide, palpabili, quasi familiari talmente sono dirette. Quello che Fante spruzza in faccia al lettore è un inchiostro grondante onestà. È un mettersi a nudo che quasi toglie il fiato. Che spiazza. GIN&GENIO è l’altra faccia della poesia. Quella che intinge la penna nelle viscere, nelle budella. Quella senza maschera. Quella vera.
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